I dati parlano chiaro: secondo le recenti rilevazioni di Shopping Index, il report trimestrale di Salesforce sul commercio digitale, nel primo trimestre del 2021 l’ecommerce globale è cresciuto del 58% su base annua, segnando +41% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Numeri da capogiro su cui, tuttavia, l’Italia è riuscita a fare di meglio: il commercio online nel nostro Paese è infatti cresciuto del 78% nello stesso primo trimestre del 2021, aggiudicandosi così il quarto posto tra i Paesi al mondo con il maggior aumento percentuale.
Si tratta di un’evidenza a cui le aziende nostrane non possono più voltare le spalle: l’ecommerce rappresenta, complici i tempi e le abitudini di consumo mutati dell’ultimo periodo, una delle vie più percorribili per migliorare la brand awareness, generare lead interessati ma, soprattutto, chiudere vendite nel modo più facile e veloce che si possa pensare, aumentando le chance di fidelizzazione grazie a un approfondito sistema di customer care veicolato dalla velocità della rete.
Un discorso di questo tipo vale a maggior ragione per un’azienda vitivinicola che, come molte realtà territoriali che si occupano di food & beverage, propongono prodotti apprezzati e spesso ambiti non solo in tutta Italia ma anche all’estero, dove la possibilità di farsi conoscere e moltiplicare così le chance di vendita non sarebbero possibili attraverso l’apertura di negozi fisici. In questo articolo, pertanto, vediamo assieme quali sono i vantaggi per un’azienda vinicola di aprire un ecommerce, sfruttando il recente periodo di emergenza pandemica che ha sicuramente dato una grande spinta non solo alla rete ma anche alla vendita online.
Ecommerce per azienda vinicola: i dati (e le opportunità) del periodo pandemico
Come abbiamo avuto modo di accennare poco sopra, l’emergenza ha costretto tutti, aziende e clienti, ad affidarsi agli ecommerce per vendere e acquistare prodotti di nicchia o di attività momentaneamente chiuse al pubblico. Il trend positivo messo in luce poco sopra, infatti, trova conferma anche nel mercato online degli alcolici che, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, nel 2020 ha conosciuto un’impennata tra il 181 e il 250% nell’home delivery, con un aumento dei consumi domestici registrati. Numeri resi possibili soprattutto dagli ecommerce tematici che, per il prodotto vino, hanno registrato nello stesso anno un incremento del 18%, nonostante la grande distribuzione e le enoteche aperte.
Ma se questi sono i numeri del mercato in Italia, è ancora più entusiasmante guardare a quelli del consumo del vino nel resto del mondo che, grazie agli ecommerce, diventa terreno di vendita facilitato e nettamente ampliato rispetto a quello nostrano. Tra i mercati Terzi più importanti di questo periodo, infatti, spiccano Canada (+4,6% nel primo bimestre 2021 sul 2020), Cina, in rialzo del 12,7%, Giappone, seppur di un piccolo +0,9%, Australia (+15,3%) e Brasile (+18%), mentre fa impressione l’aumento percentuale, seppur da valori molti più piccoli, della Corea del Sud, a +78,9%.
Brand awareness e storytelling per raccontarsi e posizionarsi
Un’altra grande forza dell’ecommerce per un’azienda vinicola è quella di permettere alle cantine di raccontare sé stesse e i propri prodotti in un unico luogo, creando così interesse per la storia di una famiglia o di un’idea e attaccamento alla causa, principii che vengono poi veicolati tanto sui social quanto sui motori di ricerca. Non solo. A quest’ultimo proposito, infatti, la produzione di contenuti SEO oriented permette a questi ultimi (e, dunque, al brand) di meglio posizionarsi sui motori di ricerca, apparendo tra i primi risultati per le parole chiave (brandizzate, geolocalizzate e non solo) che sono state scelte in fase strategica.
Fidelizzazione attraverso sconti, coupon e customer care
Ma poiché l’obiettivo di ogni azienda vinicola si sta sempre di più spostando dalla chiusura della vendita alla capacità di generare retention dei clienti, un ecommerce è lo strumento ideale per fidelizzare i buyer acquisiti attraverso una serie di attività a essi rivolte. Prima tra tutte vi è l’assistenza clienti, che viene spesso gestita attraverso l’automatismo (form, email di follow up, sezione FAQ, contenuti di knowledge base); in secondo luogo, gli ecommerce consentono a chiunque sia affezionato acquirente di potere usufruire di sconti e di coupon rilasciati ad hoc dall’azienda: in maniera facile e veloce, e senza doversi recare in negozio o in cantina mostrando il flyer, l’utente potrà infatti inserire un codice sconto e mettere nel carrello un prodotto dal prezzo ribassato.
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